Il recente processo di evoluzione tecnologica, rapido e continuo, ha cambiato radicalmente il nostro modo di vivere, modificandone ogni aspetto. Anche la salute e la psicologia stessa hanno subito grandi evoluzioni, avvicinandosi sempre più ad un’ottica di e-therapy digitale e sempre disponibile attraverso il web.
La stessa professione dello psicologo ha subito cambiamenti profondi ed inevitabili, dovuti al semplice fluire degli avvenimenti.
Vantaggi dell’e-therapy
Punto cardine di questa evoluzione: superare ogni confine che possa essere da ostacolo all’inizio di una terapia. E’ proprio dal sorgere di questa esigenza che nasce l’e-therapy, conosciuta anche come web-therapy oppure eMental Health. Con questi termini si intendono contatti e comunicazioni che avvengono tra il terapeuta ed il paziente in via elettronica (ad esempio dall’uso di una videochat per le sedute, scambio di e-mail per pianificare appuntamenti, chat di testo in tempo reale…).
Il principale vantaggio di questa tecnologia è la flessibilità. Supera i confini geografici e supera tutte quelle problematiche relazionali che potrebbero esistere nella mente di un paziente, che gli impediscono di essere in grado di sostenere una terapia faccia a faccia con un terapeuta.
Ma non solo: la flessibilità di fornitura del servizio che l’e-therapy fornisce, insieme alla possibilità di accedervi tramite il web elimina problematiche di trasporto in presenza di disabilità oppure impossibilità di muoversi e garantisce una costanza di trattamento anche per tutti coloro che si spostano di frequente per lavoro oppure abbracciano uno stile di vita da “nomade digitale”.
La terapia a distanza permette al paziente di sentirsi più al sicuro, in quanto libero di scegliere il posto in cui si sente più a suo agio, non necessariamente vincolato ad un orario e abbigliamento specifico.
Questo è vero anche per tutte quelle persone che finiscono per non chiedere mai aiuto ad un terapeuta perché si vergognano oppure temono di essere visti e riconosciuti da amici e conoscenti. Possiamo comprendere la reale entità del problema quando ci rendiamo conto che solo il 26% degli Europei chiede aiuto se sente di averne bisogno.
Il non dover “guardare qualcuno negli occhi” fa anche sentire molti pazienti più tranquilli nel confidarsi e dire informazioni private.
Studi condotti sull’e-therapy
I primi studi per verificare la legittimità e l’efficacia degli interventi di e-therapy eseguiti attraverso videochat sono stati condotti negli Stati Uniti, in Australia ed in Regno Unito, i primi paesi ad adottare tale metodologia.
Sono state analizzate diverse varietà di metodologie e strumenti, tra cui la psicoanalisi (Kaplan, 1997), la terapia cognitivo-comportamentale (Bakke et al., 2001), la terapia familiare (Freir et al., 1999) e la videoipnosi (Simpson et al. ., 2002). Inoltre, sono stati coinvolti diversi gruppi di clienti, compresi bambini e famiglie (Freir et al., 1999), adulti (Simpson et al., 2001) e anziani (Bloom, 1996).
Fino ad ora, i dati sono stati rilevanti e promettenti per svariate problematiche tra cui la bulimia nervosa (Bakke et al., 2001), l’obesità (Harvey-Berino, 1998) e la schizofrenia (Zarate et al., 1997), soprattutto dal punto di vista del pronto intervento reso possibile grazie ai nuovi strumenti digitali.
Obblighi delle piattaforme di e-therapy
E’ importante sottolineare che la terapia web non è esente dagli standard etici, come competenza, visibilità delle credenziali professionali del terapeuta e consenso informato dell’utente, soprattutto per quanto riguarda la privacy e la riservatezza. Psikea mette infatti a disposizione dei propri utilizzatori una modulistica sempre aggiornata pronta da utilizzare per le terapie eseguite via web.
Psikea offre inoltre a tutti i propri utenti, la tranquillità di una piattaforma ufficiale che rispetta le Linee Guida dell’Ordine Nazionale degli Psicologi.
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Credits “E-therapy: the ethics behind the process”, a cura di Anastasia Kotsopoulou, Athanasios Melis, Violetta- Irene Koutsompou e ChristinaKarasarlidou.